Scrivere la storia della Radio italiana è scrivere un pezzo importante di ciò che racconta di comunicazione e media. La radio, l’innovazione per eccellenza, ha portato aria nuova e fresca nelle nostre case, ha informato, ha divertito, ha tenuto anche molta compagnia a chi, stando in casa, non aveva possibilità diverse. Oggi tutto è cambiato, anche il mondo della Radio. Sicuramente più diffusa e multiculturale, con visioni diverse e programmi diversi, permette la scelta agli ascoltatori. E l’innovazione digitale ha ampliato quel perimetro che pareva impossibile: raggiungere ogni luogo ed ognuno di noi. Nel ripercorre le origini l’autore Paolo Lunghi, con questo libro che narra, appunto, la storia della radio, dalla sua nascita ad oggi. “Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia ha raggiunto standard talmente elevati da far pensare alla gente che il talento sia una questione di pixel, che la qualità della musica si giudichi con i like e che la realtà sia quella che si vive attraverso computer e smartphone. La radio invece è ancora uno strumento che dice sempre la verità. E oggi, nel ripercorrere le sue origini, emerge impietoso il verdetto di quanto sia inutile la tecnologia senza talento, quanto siano più importanti le idee dei mezzi. Questo libro presenta i dispositivi umani che hanno reso grande la radio dall’avvento delle radio private.”
Tante le storie raccontare…
“ Oltre sessanta storie personali raccontate in queste pagine: ci sono gli extraterrestri della radio che narrano le proprie gesta, uomini e donne che non nasceranno mai più. Parlo di personaggi come ANGELO BORRA, CLAUDIO CECCHETTO, GERRY SCOTTI, AMADEUS, ROSARIO FIORELLO, LINUS, CARLO MASSARINI, NICK THE NIGHTFLY, LAPO ELKANN, ALBERTO HAZAN, MARCO MAZZOLI, MAX VENEGONI…Spero che questo libro oltre a essere un divertente e interessante documento possa servire da esempio a tutti coloro che gravitano intorno al mondo radiofonico e che possa spronare la loro ambizione verso quella qualità creativa che ha fatto la differenza nella competizione di un mercato che oggi si presenta impoverito dall’approccio sistematico dei grandi gruppi editoriali moderni.” Uno strumento sociale, la radio, anche di crescita culturale, di coinvolgimento e di partecipazione. The Radio Dreamers traccia un quadro chiaro del passato e del presente e ipotizza quali saranno i probabili scenari del futuro dei media, un mondo nel quale la radio può far sentire ancora la sua voce.