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Lo Stress cronico è una malattia. Lo si può rilevare attraverso diagnostica strumentale riconosciuta UE, ed utile per parametrarne i danni e, ovviamente per riabilitare il sistema psico neuro fisiologico. 

“Stress ed infiammazione corporea sono direttamente correlate e determinano danni al nostro sistema umano. Oggi sono finalmente misurabili, e  adesso questa modalità di diagnostica che si avvale di una strumentazione di provata scientificità, si rende utile a poter dimostrare empiricamente la sua efficacia, non solo per una maggiore prevenzione e cura, ma anche come prova documentale in sede di dibattimento processuale”.

Questo è quanto afferma, con una punta di orgoglio, la D.ssa Sabrina Ulivi, del Centro Clinico Ulivi, che da tempo ha in attivo presso il suo studio, un protocollo scientifico innovativo e basato su ricerca di anni, che unisce la psicoterapia, alla riabilitazione da stress cronico, attraverso un percorso di verifica e risultati attraverso Medical device, certificati UE.

Sabrina Ulivi e Giovanni Cozzolino hanno all’attivo diverse pubblicazioni scientifiche, l’ultimo è Il Sistema Umano. E di imminente uscita un Manuale riguardo il Sistema Neuro fisiologico rispetto altri organi. 

Parliamo del protocollo innovativo decritto nel suo libro, ed in uso da tempo presso il Centro clinico che lei dirige. In primis: Cosa sono questi apparecchi e di cosa si tratta specificatamente?

“Sono apparecchi conosciuti e certificati dalla comunità scientifica europea, che ben illustrano come “sta” il paziente. In psicoterapia, è importante conoscere non solo il disagio psicologico, lo stato mentale della persona, ma anche quello del sistema fisico, che poi è strettamente correlato. La diagnostica così effettuata permette con certezza di conoscere, attraverso una diagnosi indolore e non invasiva, effettuata direttamente sul paziente ( o in questo caso sul soggetto in questione)che illustra con grafici e diagrammi ben definiti se esistono stati di infiammazione a basso grado. Stati che producono danni al sistema immunitario, anche importanti, perchè come detto da sempre lo  stress cronico è altamente pericoloso, e patogeno”.

Stress e malattia. Un binomio ormai imprescindibile, diciamolo pure, anche se viene ancora molto poco considerato. 

“Si parla di Stress dannoso, termine ormai altamente abusato, quando diventa cronico e cioè, quando lo stato di pressione, di costrizione psicofisica in una data situazione perdura oltre 28 giorni. Dopodiché diventa patologia infiammatoria irreversibile. C’è anche lo stress buono, il cosiddetto Eustress, ma non è questo il caso. Nei casi di violenza, o di altri soprusi anche a livello di lavoro ( e qui si parla di stress lavoro correlato) o familiare, i danni da considerare sono diversi, ed altamente invalidanti. Tali, una volta comprovati da verifiche oggettive e empiriche avallate dalla comunità scientifica internazionale, da diventare un valore aggiunto e sostanziale in sede di valutazione degli stessi danni, anche in sede processuale”.

Una nuova frontiera , quindi anche in termini di valutazione peritale e giuridica. Lei ne sa qualcosa…

“Questo nuovo e innovativo spazio diagnostico, che si unisce ovviamente alle competenze che un professionista deve avere in materia, rappresenta la prima bandierina a livello nazionale, come prova provante ammessa in un dibattimento penale a sostegno della parte lesa, che come perito che ho avuto nomina per eseguire.”

La scienza va avanti, è vero che occorre molto tempo e le barriere sono talvolta invalicabili quando si toccano alcune sfere, però evidentemente c’è chi corre ugualmente in avanti e apre interessanti finestre.

“ Non considero questa come una mia vittoria, ma in primis quella di chi è parte lesa. In questo o in prossimi procedimenti. Io ho solo ed unicamente messo a disposizione della legge la mia professionalità, serietà e conoscenza, per dare quel contributo utile a chi ha diritto di vedersi riconosciuti i danni subiti. E spero di aver aperto una breccia utile a tutti”.

Dr. Cozzolino, Epigenetica come studio della relazione tra ambiente e comunità. Quello che la genetica non dice?

” Ho dedicato molto tempo alla ricerca delle determinanti psicosociali del cancro e, a seguito di questo interesse pregnante, negli anni gli studi intrapresi sulla possibile genesi del male del secolo mi hanno condotto ad abbracciare in senso olistico (cioè a tutto tondo) l’universo. Le scoperte dell’epigenetica, scienza assolutamente di frontiera, mi hanno spinto a considerare il comportamento umano, le relazioni, i processi cognitivi nella loro totalità come parte dell'”energia di campo” sintetizzata da Einstein come l’unica “forza in grado di cambiare la materia”. Da queste basi nasce la ricerca della nostra vera genesi e delle potenzialità che essa rappresenta realmente una volta raggiunta la sua consapevolezza.” Ambiente come famiglia, lavoro, relazioni, tutto ciò in cui siamo immersi può condizionare il nostro sistema psico sociale, immunitario, afferma nei suoi testi il dr. Giovanni Cozzolino , già dirigente SSN, ricercatore in epigenetica e neuroscienze applicate.

Questo “ ambiente “ quindi può ricadere in buona o cattiva salute ? 

“ Certamente si. La psiconeuroimmunomodulazione, il protocollo messo in atto dalla D.ssa Ulivi, con la quale ho scritto diversi testi, ha spalancato, da qualche anno, l’universo nuovo e inesplorato del rapporto stretto tra Psiche e dimensione immunometabolica. Tale relazione, in passato tratteggiata, senza profondità, dalla medicina psicosomatica, ha sorprendentemente evidenziato una realtà e una dimensione dalla vastità sconvolgente e affascinate.La disciplina svela o si appresta a farlo, i collegamenti reali di queste dinamiche psiconeuroimmunitarie utilizzando l’ Epigenetica, la Fisica quantistica e l’ immunologia come strumenti operativi per spiegare i meccanismi ed i possibili processi patologici che una asincronia tra queste dimensioni può di fatto produrre. La intromissione tra l’universo psichico e quello normalmente definito “fisico” sono ipotesi o certezze che appartengono alla storia stessa della medicina e, più di recente, alla Psicologia. Gli strumenti di indagine in relazione a questo sapere possono essere definiti come altrettanti fari che illuminano le parti più oscure dell’universo “uomo” nelle sue relazioni con l’ambiente che lo circonda. Da qui, è “ facile” (diciamo più semplice) comprendere la validità di una presa in carico a tutto tondo di un soggetto che si trova in condizione di sofferenza sociale, lavorativa o personale.”

Italians Better

Francesco Faccendi

Antonella GramignaAntonella Gramigna24 Giugno 2024

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