Una cucina etica, rispettosa della qualità degli ingredienti, della creatività e innovazione, della sostenibilità e della propria linea. Quella dello chef Paolo Daghini (classe ’91), alla guida della cucina di Le Officine del Marini, a Pistoia.
Nel mondo della gastronomia, emergono talvolta figure che trasformano l’arte culinaria in un’esperienza indimenticabile. Uno di questi pionieri è lo Chef Paolo Daghini, un visionario della cucina che ha rivoluzionato il concetto di creatività nel mondo culinario.
La sua cucina è una sinfonia di sapori audaci e presentazioni mozzafiato, dove ogni piatto è una vera opera d’arte. Con una mente ingegnosa e un’estro senza limiti, ha conquistato il cuore e il palato di numerosi gourmet in città e non solo.
In un’intervista esclusiva,babbiamo avuto l’opportunità di immergerci nel mondo affascinante di questo genio culinario. Paolo ha condiviso con noi la sua filosofia culinaria, le sue creazioni più iconiche e le fonti di ispirazione che alimentano la sua infinita creatività.
“La cucina è una forma d’arte in continua evoluzione”, afferma lo Chef “Mi piace sperimentare con ingredienti insoliti e tecniche innovative per creare piatti che sorprendano e delizino i miei ospiti.”
La sua cucina è caratterizzata da un mix audace di tradizione e innovazione, dove ricette classiche vengono reinventate con un tocco moderno e inaspettato, e dove ogni boccone è un viaggio sensoriale
Lo Chef definito dal critico gastronomico Stefano Incerti: “Eclettico ed estroso, con il look da pirata ma con un’educazione ed un modo di fare da nobiluomo d’altri tempi”, incarna esattamente ciò che viene definito Self Made man, colui che si è fatto da solo.
Si, perche Paolo non aveva, come altri chef, il sogno del cassetto di fare lo Chef, di occuparsi di cucina, ma in primis di viaggiare, di conoscere il mondo e tutte le sue sfaccettature.
“ Si, è vero. Da ragazzino sognavo di girare il mondo, e di occuparmi di turismo. Tanto che avevo scelto di fare studi alberghieri come accoglienza, non come ristorazione. Ma poi ho fatto altro…”
Ma alla fine, la creatività che era in lui, è sbocciata, ed eccolo dietro ai fornelli di un locale importante di Pistoia.
“ Ho fatto un percorso lungo, per arrivare sin qui. Non mi vergogno a dirlo: dal lavapiatti, al preparare insalate. Tutto serve a capire, a prendere le misure, anche della vita, nei rapporti interpersonali. Insomma, è servito.”
La tua passione, sbocciata improvvisamente per la creatività ai fornelli, quando nasce?
“ Nasce nel tempo. Io non dirò mai che è nata con me. Non è così. Anche se amavo cucinare con mia nonna, mai avrei pensato fosse la professione della mia vita. Ma così è stato. Ho imparato ad amarla. ”
Ecco che, con la sua esperienza, la sua tecnica e le sue qualità nei piatti, che portano ognuno la sua firma d’artista, rendendoli estremamente riconoscibili, è alla ribalta da tempo, anche in famosi programmi televisivi.
Piatti belli da vedere esteticamente, ma soprattutto gustosi e equilibrati nei sapori, e buoni da mangiare.
“ Piatti pensati spesso di notte, quando mi sveglio e penso al daffare del giorno successivo- racconta- Mi baso sempre sulla freschezza delle materie prime, sulla loro naturale reperibilità stagionale, e l’innovazione. La gente oramai è stanca delle solite banalità, ricerca qualcosa di emozionale…da ricordare ”.
Ecco che aggiungendo il suo grande estro, porta il cliente a convivere con successo anche abbinamenti inusuali, al limite dell’azzardato.
Siamo in pieno centro storico a Pistoia ed è tra le viuzze caratteristiche di questa città, accanto alla storica biblioteca Forteguerriana, al ristorante Le Officine del Marini, guidato dalla patron Lorella Taddei. Aperto come uno dei primi ristoranti di sushi della provincia, con un tocco di originalità e alta qualità, attualmente si è aperto anche una bella coniugazione di cucina contemporanea. Una cucina concettuale che parte da un’esperienza, da uno studio dei sapori e delle tradizioni, dai colori e dalle sensazioni gustative, cresce sempre più attraverso la ricerca della lavorazione delle varie materie prime.
Alcuni suoi piatti “ forti” sono:
Il Risotto mantecato al burro acido, crema di mirtillo, oro, tartufo nero e gambero viola e caviale. Un piatto tanto bello quanto insolito e, vi assicuro, quanto interessante al sapore.
La tempura di calamari, gamberi e verdure. Una tempura fatta con vari tipi di farina: integrale, di grano saraceno, di semola, di mais grezza, di ceci, di lenticchie, di riso, fecola ti patate, amido di mais e manitoba.
Linguine acqua di cozze, gamberi e salsa a sorpresa: un primo piatto che abbraccia il suo stile di cucina di stampo “pop”, formando una miscela di colori e sapori con diversi contrasti tra gli ingredienti ma sempre puntando all’equilibrio finale.
Con il suo estro senza pari e la sua dedizione alla sua arte, lo Chef Paolo Daghini continua a ridefinire i confini della gastronomia moderna. Ogni creazione è un’opera d’arte unica, testimone della sua infinita creatività e del suo spirito indomito.
In un mondo in cui l’innovazione è la chiave del successo, egli brilla come una stella nel firmamento culinario, guidando il cammino per una nuova era di esperienze gastronomiche straordinarie.
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