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In occasione del Giubileo ordinario del 2025, annunciato lo scorso 9 maggio da Papa Francesco con il titolo “Spes Non Confundit” (La speranza non delude), il tema dei “Pellegrini della speranza” assume una risonanza profonda, soprattutto in un contesto di rinascita spirituale e di riconciliazione con il creato. Guido Dettoni della Grazia, artista noto per la sua esplorazione del legame tra arte e fede, è presente ad Assisi dal 2000 con la sua Mostra d’Arte Sacra Contemporanea presso la Chiesa di Santa Maria delle Rose. Qui, la sua arte si fonde con la spiritualità francescana, offrendo ai pellegrini un’esperienza immersiva e trasformativa.

 

Il Progetto Manimateria: Vedere con le Mani, Sentire con il Cuore

Il progetto, gestito dalla Cooperativa Santa Maria delle Rose, è un’invito a vivere il “Cantico delle Creature” in modo unico e innovativo. Il “Cantico”, scritto da San Francesco d’Assisi, è una lode alla bellezza e alla bontà del creato, una celebrazione della connessione tra l’uomo e la natura. Manimateria, concepito da Guido Dettoni, traduce questo messaggio in una forma artistica che va oltre l’intelletto, offrendo una modalità di espressione attraverso il tatto e la cecità, proprio come vissuto da San Francesco negli ultimi anni della sua vita.

Durante questo processo, i partecipanti modellano la cera con gli occhi bendati, lasciandosi guidare dalle mani e dalla voce che recita il “Cantico delle Creature”. In questo stato di “cecità volontaria”, simile a quella che San Francesco sperimentò, si abbandonano al flusso del momento, senza un obiettivo cosciente, ma permettendo che l’intima connessione con il messaggio del Cantico prenda forma nella cera malleabile. Il risultato è una scultura che esprime lo stato interiore e spirituale di chi l’ha creata, un’opera che diventa tangibile testimonianza di speranza.

Un Messaggio di Luce nel Buio: La Speranza Che Non Si Spegne

Il tema della speranza risuona fortemente nel contesto del Giubileo del 2025, un tema che si allinea perfettamente con il progetto di Dettoni e con l’idea di San Francesco che “tutte le tenebre del mondo non possono spegnere la luce di una sola candela”. Questa frase incarna il concetto di speranza come una forza che persiste, anche nelle difficoltà più oscure. Allo stesso modo, attraverso il progetto Minimateria, l’arte diventa un mezzo per illuminare la strada dei pellegrini, offrendo un’esperienza che li riconnette con la loro fede, con il mondo e con sé stessi.

Un’Esperienza di Pace e Riconciliazione

Minimateria non è solo un progetto artistico, ma un vero e proprio cammino spirituale. Attraverso la creazione guidata dal “Cantico delle Creature”, i partecipanti diventano a loro volta pellegrini, capaci di trasmettere, attraverso le loro mani, un messaggio di pace e riconciliazione. Questo percorso, che unisce Assisi alla visione del Giubileo, offre una via per vivere la speranza in modo concreto, tangibile, e spiritualmente profondo.

In un’epoca di incertezze e conflitti, l’arte sacra di Guido Dettoni della Grazia, attraverso la sua Mostra presso la Chiesa di Santa Maria delle Rose e il progetto Minimateria, invita i pellegrini a riscoprire il potere della speranza e della luce. Un messaggio che risuona non solo per il Giubileo del 2025, ma anche come guida per il cammino di ogni uomo e donna verso una più profonda unione con il creato e con Dio.

 

Minimateria: Un Pellegrinaggio Artistico verso la Speranza e il Creato

Il progetto Minimateria, concepito dall’artista Guido Dettoni della Grazia, è una straordinaria esperienza artistica e spirituale che si radica profondamente nel “Cantico delle Creature” di San Francesco d’Assisi. Questo processo creativo, che si svolge nei laboratori dedicati, invita i partecipanti a modellare la cera con le mani, bendati, mentre ascoltano la recitazione del “Cantico”. L’intento è permettere una connessione profonda tra corpo, spirito e natura, attraverso un’esperienza sensoriale che va oltre la vista e l’intelletto. Le mani, libere da intenzioni consapevoli, si muovono nella cera, dando vita a forme che riflettono lo stato interiore di ciascun partecipante, stimolato dal messaggio spirituale del “Cantico”.

Il cuore di questo processo è proprio l’assenza di un obiettivo preciso, l’abbandono dell’intenzione cosciente, lasciando che sia il fluire delle mani a creare una forma che sia un’espressione tangibile dello spirito interiore. Questo metodo trasforma la meditazione in scultura, dove il messaggio di amore, rispetto e unione con il Creato, che emerge dal “Cantico delle Creature”, diventa materia viva, una speranza incarnata che ispira i partecipanti a diventare pellegrini di pace.

I Laboratori: Un Cammino Collettivo di Creazione

Il progetto di Minimateria assume una dimensione collettiva e inclusiva attraverso una serie di laboratori, che iniziano sabato 26 ottobre 2024, data che coincide simbolicamente con il giorno di nascita di San Francesco d’Assisi, e proseguiranno fino a ottobre 2025. Questo arco di tempo permetterà a numerosi partecipanti di entrare in contatto con la potenza creativa del processo, contribuendo a un cammino comunitario di riflessione e speranza.

Ogni laboratorio sarà un’occasione per esplorare lo spirito francescano attraverso la creazione artistica, unendo arte, fede e meditazione in un’esperienza che supera il singolo individuo, per diventare un’espressione di comunione con il creato e con gli altri partecipanti. Così come San Francesco ha celebrato l’unione armoniosa tra l’uomo e la natura, “Minimateria” traduce questo messaggio in una forma che è al tempo stesso spirituale e tangibile, ricordando che l’amore per il Creato può essere plasmato con le mani, e che anche la più piccola scintilla di speranza può illuminare le tenebre.

Il Pellegrinaggio della Speranza fino al Giubileo 2025

Il tema del Giubileo ordinario del 2025, Spes Non Confundit (“La speranza non delude”), si intreccia perfettamente con l’ispirazione di Minimateria. Ogni laboratorio diventa un momento di crescita spirituale, una tappa di un pellegrinaggio che culminerà con il Giubileo, quando i partecipanti potranno riflettere sulle opere create e sul loro percorso interiore.

L’esperienza proposta nei laboratori di Minimateria non è solo un esercizio artistico, ma un vero e proprio atto di fede e speranza. Ogni scultura creata durante questo cammino sarà una testimonianza tangibile del messaggio del “Cantico delle Creature”, un segno di come l’arte possa tradurre in forme materiali il messaggio spirituale di amore e pace che San Francesco ha lasciato in eredità.

Il percorso di Minimateria culminerà nel 2025, anno in cui l’umanità sarà invitata a riscoprire la speranza e a camminare come pellegrini di pace, con il cuore e le mani aperte alla bellezza e alla sacralità del Creato.

I laboratori di “Minimateria” si svolgono presso la Chiesa di Santa Maria delle Rose di Assisi, ai piedi del simbolico TAU, un luogo di profonda spiritualità francescana. Questi incontri, rivolti a gruppi di almeno cinque e massimo dieci persone di età superiore ai 12 anni, si terranno da ottobre 2024 a ottobre 2025, una o due volte al mese. Ogni sessione comincia con la distribuzione di cera tiepida che si adatta alla dimensione delle mani dei partecipanti. Disposti in coppie e bendati, iniziano a modellare la cera insieme, senza parlare, in modo che le loro mani interagiscano nella materia condivisa. Questo gesto simbolico rappresenta l’unità e l’interdipendenza, promuovendo la consapevolezza di far parte di un insieme più grande. Le forme create in questo primo momento non verranno conservate, poiché il loro scopo è risvegliare la sensibilità al contatto e alla collaborazione.

Dopo questa introduzione, ogni partecipante procede individualmente nel modellare la cera, sempre con gli occhi coperti. Durante questo processo, ascoltano una voce che recita il “Cantico delle Creature” di San Francesco in volgare umbro, la lingua in cui fu composto il testo originario. Le mani si muovono liberamente, senza una volontà cosciente di produrre una forma specifica, lasciando emergere una scultura che riflette lo stato d’animo interiore di ciascuno, ispirato dalle parole del “Cantico”. Una volta completata, la forma viene indurita immergendola in acqua fredda. Successivamente, ogni partecipante sceglie una prospettiva da cui fotografare la propria creazione, trasformando la tridimensionalità della cera in un’immagine bidimensionale, e condivide le proprie riflessioni e interpretazioni su ciò che vede nella foto.

Le immagini fotografiche potranno essere condivise e diffuse online, in una galleria virtuale che sarà accessibile a tutti attraverso il sito web dedicato: www.canticodellecreature.art

Il progetto “Cantico delle Creature 2025” si concluderà nel gennaio 2026 con la presentazione delle “Visioni”, una serie di immagini virtuali, sia statiche che in movimento, realizzate da Guido Dettoni della Grazia. Queste opere saranno arricchite da musica e testi, e saranno pubblicate sul sito web dedicato. Inoltre, saranno esposte in una mostra presso la Chiesa di Santa Maria delle Rose in occasione dell’800º anniversario della morte di San Francesco. La mostra potrebbe anche essere portata in altre sedi, rendendo l’evento itinerante e diffondendo il messaggio spirituale del “Cantico” a livello globale.

Il progetto di Guido Dettoni sarà un viaggio collettivo, dove ogni partecipante avrà l’opportunità di vedere con il cuore, di toccare con lo spirito, e di portare nel mondo quella luce di speranza che, come diceva San Francesco, “nessuna oscurità potrà mai spegnere”.

 

 

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Antonella GramignaAntonella Gramigna24 Giugno 2024

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